• I pastori
    [Gabriele D'Annunzio]

    "Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
    Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
    lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
    scendono all’Adriatico selvaggio
    che verde è come i pascoli dei monti."...


  • La Dedica

    "È a questo viaggio millenario
    che la Famiglia Petrucci
    vuole dedicare la sua
    Selezione d’eccellenza."...


  • Il Marchio
    [Famiglia Petrucci - Amatrice 24/08/2018]

    "La grande “A”,
    iniziale del nome della città,
    simboleggia l’incedere elegante
    di una regina."...


  • La Transumanza
    [Gianluca Luciani]

    "Quassù tra i monti, le notti stellate
    di fine estate si fanno presto più fredde.
    Portano con loro i primi brividi
    mentre, sussurrando, raccontano
    dell’inverno che verrà."...


I pastori

I pastori

"Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti alpestri,
che sapor d’acqua natía rimanga
ne’ cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh’esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l’aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io co’ miei pastori?"


Gabriele D’Annunzio